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Tra i banchi della scuola

Tu
mia compagna di classe - mia odalisca -
avevi scritto t'amo
sul palmo della mano
e poi l'hai cancellato

Io
l'avevo criptato
nella pagina più bella del diario
e poi
in un giorno di pioggia e di starnuti
ho strappato le foto e la nostra promessa

Non potevo chiedere ai tuoi sogni
di accendere la luna
sulla nostra distanza
e vittima del tempo delle mele
offrire al mondo le nostre prime ansie
tra i falò di una lunga estate...
un tempo infinito
calpestato dal sole e dalle ombre
dai perché e dalle lunghe attese
alla fermata per il nostro paradiso

Con quale sogno chiedere ai tuoi anni
di regalarmi il sapore del futuro
e in quel futuro
la poesia dell'esistenza
condensata in un bacio?

Era troppo
aspettare che la vita si sciogliesse
come gelato alla fragola o al pistacchio
e con in tasca la nostra adolescenza
rimanere tra i banchi della scuola
in attesa che il tempo
offrisse al dio sempre
i nostri giovani cuori

La nostra attesa era meraviglia

Il nostro tempo un sogno da scordare

Ma prima della cenere
voglio scrivere almeno una poesia
tra i vecchi banchi della nuova scuola

Voglio dirti ancora che ti amo
malgrado non ricordi il tuo sorriso.

 

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