È autunno,
sento nel cuore
foglie secche
sbriciolarsi
silenziosamente.
Da un cielo stanco
carico di nuvole nere,
la pioggia gelida
batte dentro,
è un ticchettio
impercettibile
che logora
consumando i giorni.
Brividi di dolore
mentre scivolo
invisibile
a piedi nudi
sopra un lago ghiacciato.
Distante,
con occhi di marmo
chiudo la porta,
imploro pietà
addormentando
questi pensieri tristi
in lenzuola
viola gotico.
Sanguina l'anima,
l'abbraccio della solitudine
è tutto ciò che mi resta,
lascerò che mi uccida
mentre fuori il mondo canta.