Le ho viste,
disorientate alla stazione,
fra crocicchi di panchine, dove passa la vita,
dove passa la corriera,
fazzoletti annodati, sorrisi di nostalgia,
occhi trasparenti e vispi, visi tristi,
isole di terre straniere, così lontane,
così vicine.
Le ho viste,
sguardi abbassati all'orgoglio,
una carrozzina, un braccio, una carezza,
una parola incerta,
nel parco della vita, fra anime parcheggiate,
di traverse e pannolini.
Notti di veglia, notti insonni
di pesante stanchezza,
a stringere fotografie sbiadite,
ricordi teneri e lontani,
vaglia e baci e boeri da spedire,
là dove le parole non servono per farsi capire.
Giovedì di libertà nei supermercati,
nei parchi, stessi accenti a rincorrere
le stesse nostalgie, stessi problemi
e sogni e mesi di agosto per ritornare.
Le ho viste,
piccole, forti, fragili anime erranti
in cerca di lavoro e di un sorriso,
fra anime da amare e custodire,
angeli in Paradiso?
Le ho viste, vincere una guerra,
le badanti,
su questa terra...