Sarà forse destino
la mia maledizione...
è come disse quell'amico
"tu hai scelto d'esser il poeta della tristezza!!"... .
Le parole suonano dolci
come miele in alveare,
tessuti da un abile ragno
fili invisibili e forti;
profonde e maliconiche incomprensibili
riempite di infinita inquietudine.
Son lì ad aspettare
attendono d'esser lette,
questa è la mia forza, la mia voce
ascolta...
tremerà colui che capirà
lievemente e senza dolore
infliggerò spine di me;
son giglio e cactus insieme
e lì nel cuor appoggerò la mia firma...