Vicino un precipizio lentamente mi avvicino,
in silenzio i miei passi mi conducono verso il vuoto,
la mente lotta con tutte le forze e non si arrende,
non si arrende al dolore del mio cuore impaurito e senza colore.
Una nuvola improvvisamente attira lo sguardo mio,
il suo candore mi addolcisce lo sguardo cupo e triste,
il suo mantello bianco mi avvolge e stringe forte,
il suo calore mi sfiora il viso ed asciuga le solite lacrime,
una insolita leggerezza mi pervade e mi porta in alto,
in alto verso il cielo sereno che da sempre mi attende.
Un urlo dalla terra fa tremare il vento che mi protegge,
non sento la voce di chi mi chiama,
non sento e non voglio più sentire.
Nuvola portami lontano, lontano da questo mondo,
da tutti gli sguardi indiscreti e giudicanti,
non lasciarmi nuovamente cadere!
Ma un raggio di sole riscalda la mia pelle,
i miei occhi si riaprono, son vivo, la notte è passata.
Alzo lo sguardo al cielo, una nuvola mi sorride,
mi desto innanzi al giorno e prego il buon Dio.
Da oggi gli occhi miei devo capire,
lo sguardo altrove devo poggiare,
guardarmi attorno e cercare di respirare,
cercare di capire se son solo veramente
o se un altro cuore solitario cerca me.
Capire se è giusto aspettare
o mettere alla prova nuovamente il mio cuore,
anche se ancora è forte il rimpianto
per un amore che non vuole decollare,
per un amore che non trova il coraggio per vivere,
per un amore forse infantile.
Capire un segno che non vuole arrivare.
Capire se è possibile riprovare.