Crescono in campi minati
Dalla rabbia e dalla vendetta
Piantati in fosse comuni
appesi ai rami degli alberi della follia
con una corda al collo
Non sono dolci e succosi
ma pieni di sangue
Non appartengono al mondo vegetale
ma a quello bestiale
Le sementi sono forti
come l’ignoranza che li genera
Chi se ne ciba non vede persone
ma solo nemici
Chi li coltiva non ammette ragioni
ma solo violenza
Maturano in una stagione chiamata
Guerra
Finiscono sulle nostre tavole
in un vassoio di volgare propaganda