È approdato il mattino
più diaccio dell'oscuro
in sua compagnia è giunto
Il Mostro deforme
che marcire dovrà
e morir prima
di veder le mie ossa
lacerate
Prendo la spada
e prendo la forza
per andare dove Il Mostro
non vuol portarmi
Ho gli occhi di vendetta
o è la vendetta, a volte,
ad avere gli occhi miei?
Mi vesto di coraggio
e trucco la carne
come dipingo il volto
ed i capelli:
solo alla luce dell'aurora
oh Mostro,
vedrai
il colore mio vero
Ma poiché all'aurora
mai conto di destarmi
tu sempre
vedrai me
debole e fragile
Stolto Mostro!
Oh!
Come adoro
potermi destare
così malconciamente
a te
e avere a tua insaputa
una fortezza
insostenibile.
Vincerò io!
Mostro!
Vincerò io!
A costo di dover vincere
annegando
queste mani nel petto
e nel costato
esalare
l'ultimo mio
affanno..