Stasera portatemi via
qualcuno
fermerò il mio corpo stanco fra le viole
dentro alla tazza vuota di un tramonto
come il sole cadendo si porta via
portatemi via ora
vi prego
da questa polvere di stelle per le scale
da queste foglie sciolte per la terra
portatemi via da questo guscio vero di silenzio
racchiuso in me
stasera portatemi via
signori
da tutto il sale d'oro della vita
dalle persiane dai davanzali innevati
e i fiori
portatemi via dalla rabbia
dal televisore spento
sul comodino
dall'abat-jour dalla rondine posata
su di un camino
da questa stanza di bottoni sparpagliati dappertutto
portatemi via come d'estate fa nei prati il vento
con tutte le grida dei bambini
ho perso il raglio scuro delle rane
quindi portatemi via
anche dal mio domino
e notte
volo terso di un airone
mio infinito buio
tutte le cose dette e non dette
portatemi via per rimanere solo come una lucciola
ora
nel suo attimo
sconfitto
di luce
credendo che sia Amore.