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Il piatto dell'arte o cibo

Giorni - medesimo sole-
come le maioliche del bagno
disposte ordinatamente
- esercito di ceramica che
rispetta l'insegnabile disciplina.

Questi sono i giorni di
giugno mio, la Musa
- fiore rosa di Maggio, unica,
come quella di Eduardo, è morta!

E una volta volata via, come
una musica strafottente,
indifferente, l'esule anima
è scivolata nell'infame rifugio
delle parole con la sua corrisposta
fame, che a pensar la sazietà
vien da ridere, non la si conosce.

In pochi metri quadri, il poeta
insaziabile ha pulito il piatto
dell'arte- bramandolo, egli
sognò che fosse dato a tutti
tale prelibatezza!

 

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1 commenti:

  • giovanna raisso il 29/10/2010 23:09
    tra giorni tutti uguali.. in pochi metri.."egli sognò fosse dato a tutti.."peccato perder tanta "prelibatezza.." ma non la si conosce..
    bravoo

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