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Una leggenda di halloween
Legata alla zucca,
d'halloween simbolo,
v'è una leggenda
della sacra terra d'Irlanda.
Si narra che
in un tempo atavico,
Jack-o-Lanter-
cittadino irlandese,
losco individuo,
noto malfattore,
incontrò ,
nelle notturne ore,
nell'ultimo giorno
dell'ottobrino mese,
in un pub, il demonio,
travestito da gran bevitore,
che con arguzia,
di grande ingannatore,
voleva l'anima a Jack rubare.
Stava lui quasi per cedere,
nelle grinfie del diavolo cadere,
quando pensò di gabbarlo,
scegliendo un modo originale
per farlo.
Gli fece credere,
che dopo l'ultima bevuta,
avrebbe l'anima a lui venduta,
ma quando ciò avvenne,
fece finta d'esser rimasto
senza denaro,
d'esser come un pulcino senza penne.
Il Maligno,
per poter il conto all'oste onorare,
in moneta si dovette trasformare,
svelto Jack, la prese,
nel suo borsellino,
accanto ad una croce d'argento,
la mise.
Figuriamoci di Satana il tormento,
con la sacra croce accanto,
fece a Jack solenne giuramento,
che mai più l'avrebbe tormentato,
ne mai all'inferno portato
se dal borsellino l'avesse liberato.
E cosi fu,
ma Jack sapendo che
il fuoco degli inferi
mai avrebbe dovuto sopportare,
cominciò
nella vita ad esser
ancor di più malandrino,
incurante del giudizio divino.
Quando si sentì prossimo alla morte,
constatò la sua mala sorte,
troppo peccatore per stare in paradiso,
ma nemmeno all'inferno poteva andare,
essendo anche dal demonio inviso,
anzi quando il maligno
lo vide al suo cospetto,
gli tirò un tizzone ardente,
memore di quel suo antico dispetto.
Jack, quella infernale scintilla,
la ripose in una zucca vuota,
per far luce, di notte
al suo eterno peregrinare
nel mondo, senza pace,
cercando di riscattar
la sua anima nera come pece.
E fu d'allora,
che s'accende ancora,
nella notte d' Ognisanti
nella zucca vuota la candela,
per illuminar la via
a Jack
ed agli altri spiriti erranti.
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