Brama di potere la malinconia
sopita su un giaciglio di vecchi ricordi
in agguato come una belva affamata.
Cela la sua immagine
nella perdita, nel nero lutto, nel dolore,
una maschera di vetro e follia.
Mi sfiora, mi tocca
con le sue aperture alari di corvo,
s'aggrappa alle mie vesti
facendone brandelli
tra gli aculei suoi affilati,
si nutre delle mie fobie
rendendomi debole e insicura.
La sento camminarmi alle spalle,
il suo alito velenoso
sfiorarmi il collo,
i suoi artigli graffiarmi l'anima
avvolgendomi la vita e i fianchi.
Un botto, un assordante rumore
e tutto tace di nuovo,
la maschera di vetro cade
infrangendosi nell'illusione
colpita dal mio scudo,
dalla mia bianca spada.
Frammenti dolorosi
diventano piume candide e morbide,
nessun banchetto, nessun ospite
alla sua tavola,
oggi mi riprendo la vita,
la mia vita.
Raffiora la forza
prende fiato
trasformando l'ossigeno in respiro...
malinconia madre del dolore,
della follia
dovrai attendere ancora
oggi ho deciso di vivere
"il mio dolore con dignità".