Mi ricordo del vecchio Wolf
se ne stava tutto il giorno
mattino-pomeriggio-sera
a giocare a scacchi
davanti al bar di Mic.
Se ne stava lì
curvo, a pensare
poi spostava un pezzo
con lentezza quasi
da cerimonia.
Aveva fermato così
tante volte il tempo
picchiando su quell’orologio rotondo
che adesso si sentiva
forte come un Dio.
Ad un tratto cominciò
a fissare il cielo.
Guardava su e
giocherellava con la regina.
Un giorno arrivò
un nuovo sfidante
e si sedette al tavolino
Wolf si grattò una gamba
sistemò la camicia
e cominciò a pensare.
Fu una partita difficile.
Quando lo sfidante
dichiarò lo scacco matto
Wolf cadde per terra,
come ubriaco.
STOP
REWIND
... che adesso si sentiva
forte come un Dio.
Un giorno Dio,
incazzato per il fatto
che un comune mortale
si sentisse forte come lui,
si sedette al tavolino.
Wolf si grattò una gamba
sistemò la camicia
e cominciò a pensare.
Fu una partita difficile.
Quando Dio
dichiarò lo scacco matto
Wolf cadde per terra,
morto.
Ma sorridente.
Aveva sfidato il cielo a scacchi.
Perdere non era mai stato così bello.