fa ancora freddo nella mia stanza quando
noto quella cosa viva -
una vespa
sul bordo interno della finestra
anche lei, a fatica si regge sulle zampe
e così come lei, io sono là,
quasi immobile, un po' piegato su me stesso,
là in piedi, senza sapere cosa fare
mentre il sole sorge dietro le montagne
sa che la morte le viene addosso?
morire - sotto il primo raggio di sole,
l'addome giallo vivo nero e nudo
punto dal freddo
ma ecco che lei solleva le ali -
e poi la testa, come me
a sentire il sole, tu? tu... un insetto?
sì sì sì - percepibili continui tremolii
con impazienza, finalmente
altrove
purché lontano da qui.