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Anche gli dei cercano osterie

Il cielo trattiene a stento qualche venatura rosata
mentre le ombre conquistano ampie porzioni di prato
per il concerto delle cicale.

Le coccinelle dal rosso carapace, invece,
si apprestano a far rientro
nella custodia di clorofilla delle genziane.
Azzurre lenzuola odorose. Polline come cipria sulle ali.

Anche gli dei, nell'ora del crepuscolo,
cercano osterie per rallegrare i cuori,
per destare le sonnacchiose voglie
bagnandosi le gole di Malvasia.

Sotto le cimase si accovacciano stanche rondini
sognando nuovi nidi
mentre l'allodola sigilla il beccuccio
risparmiando il fiato per il canto di domani.

Io, presente, ma in disparte
in questo spartito di colori,
pilucco annoiata l'ultimo grappolo di sogni
spremendo raro nettare di emozioni,
per vivere ancora un altro giorno.

 

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4 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 14/12/2011 18:54
    Bellissima Anna... che sia il canto di un fiore... che sia un atto umano d'Amore... anche gli dei cercano osterie per rallegrare i loro cuori...

    un connubio fra l'invisibile ed il visibile... in nettare d'emozioni...
  • Antonio Pani il 25/11/2010 18:38
    Delicata e avvolgente. Scritto dai toni leggeri, ricco di belle immagini e accorate riflessioni. Apprezzata, a rileggersi, ciao.
  • Anonimo il 25/11/2010 11:22
    La trovo bellissima
  • Giacomo Scimonelli il 25/11/2010 07:44
    dolcissima poesia... piaciuta anche x lo stile...

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