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La sposa di Dio non ha padroni

I padroni ti vogliono ateo
perchè sanno che il vero cristiano
non ha padroni, ma un solo Dio...

Ti dicono: siamo una grande famiglia, fidati
e non ti dovrai preoccupare di nulla
poi spremendoti s'ingrassano!


Questa società ti vuole ateo,
perchè sa che il vero cristiano
non appartiene a società, ma al popolo di Dio...

Ti dice: rinnega il tuo Dio
e non avrai più regole da seguire
poi opprimendoti ti impone le sue!


Dio invece non impone, indica la strada
che conduce al suo regno;
sta a te scegliere di percorrerla...

Come sposo innamorato
attende te sua bellissima sposa
per unirsi in amore e divenire un tutt'uno.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 29/05/2012 17:35
    ... una poesia insolita
    anche per il disporsi
    dei versi,
    complimenti.

100 commenti:

  • Riccardo Brumana il 11/10/2008 11:35
    Incompetente, nella vita non esistono addii, solo arrivederci.
    il tempo mi darà ragione? staremo a vedere.
    un saluto.
    ps. anche tu mi sei simpatico, anche se forse non mi crederai...
  • Anonimo il 10/10/2008 13:10
    risposta aggressiva e immediata, sei in ottima salute, direi. ok, se vuoi solo sentirti dire che sei bravo senza contraddittorio, fa pure.
    pensavo che qua ci fosse un giro di idee per arrivare ad una crescita, forse sono io che non ho capito la filosofia del sito.
    sono state pubblicate 23000 poesie in due anni. tutte belle? statisticamente improbabile. cavolo, il rinascimento ce ne ha lasciate una cinquantina da ricordare.
    comunque non ti romperò più le scatole come da te espressamente richiesto. adieu mon ami.
  • Riccardo Brumana il 10/10/2008 12:36
    incompetente, "gusto-buongusto" vedo che cominci a giocare con le parole, forse se continui a leggerci fra qualche anno sarai in grado di scrivere anche qualche pensierino poetico, almeno potrai dire "critico perchè so di che parlo" a differenza di ora, che critichi senza saper fare niente.
    non è così? dimostralo con i fatti allora, non con i se, ma, però e congiunzioni inutili, altrimenti ti fai solo compatire.
    certo potrei anche semplicemente limitarmi a darti ragione e sperare che tu vada a rompere le palle a qualcun altro...
    ma primo, credo che non sarebbe rispettoso nei tuoi confronti trattarti come un povero demente che è meglio evitare, e secondo... non so, forse è perchè un tempo mi hai detto che ti ero simpatico "ma forse non è più così" e mi piacerebbe vederti integrare nel sito come una persona ben accetta da tutti e non come qualcuno che dà solo fastidio.
  • Anonimo il 10/10/2008 00:48
    beh, pensavo che un protettore degli sfruttati come te lo conoscese. Lotta Continua è stata la più importante formazione extraparlamentare comunista degli anni di piombo... comunque è questione di qualcosa di più che di gusti, forse è questione di buongusto...
  • Riccardo Brumana il 09/10/2008 19:30
    beh domandare è lecito, rispondere è cortesia.
    ed educazione!
  • Riccardo Brumana il 08/10/2008 23:43
    Incompetente, le poesie come ogni forma d'arte ha le sue venature e categorie, questione di gusti. ma cosa è Lotta Continua?
  • Anonimo il 08/10/2008 23:29
    mi piaci di più quando massacri tossicodipendenti. scusa, sono incompetente, ma questa roba è di un orrore paralizzante e te lo dice uno di Lotta Continua. Nemmeno noi usiamo più parole tipo 'Padroni' e anche Ratzinger la troverebbe un po' troppo da Controriforma.
  • Riccardo Brumana il 08/10/2008 23:13
    Claudia, il libero arbitrio è un dono inestimabile...
    ma per alcuni una lama a doppio taglio.

    grazie, un abbraccio.
  • claudia checchi il 08/10/2008 16:21
    Parole Sante.. DIO.. non impone, ci lascia liberi di seguirlo,
    oppure no... ma ci considera, qualunque sia la nostra decisione
    sempre suoi figli... bella..
  • Riccardo Brumana il 06/09/2008 16:56
    Giampaolo, condivido il tuo pensiero, lo spirito di questa poesia comunque non è quella di "giudicare" l'individuale, ma di evidenziare come chi è "libero" da convinzioni spirituali è più soggetto ad integrarsi in una società che ci vorrebbe senza impegni di sorta, devoti solo al nostro star bene, convincendoci prima che il nostro star bene è strettamente correlato a quanti più soldi abbiamo, quindi essendo sempre più dipendenti da essa...
    certo, non sono tutti così, e meno male!
    ciao amigo.
  • Giampaolo Angius il 31/03/2008 18:22
    Permettimi di intervenire dicendo che la società ci vuole consumatori, drogati di consumismo, infatti ritengo che gli atei abbiano una loro etica e una loro filosofia di vita da seguire, i credenti hanno il loro Dio o i loro Dei al/ai quale/i fare riferimento. In ultimo c'è la categoria degli indifferenti della quale fanno parte, appunto, coloro che si credono paghi quando hanno soddisfatto le loro istanze primarie. La poesia comunque mi piace. Serene 24 ore
  • Riccardo Brumana il 04/02/2008 19:47
    Annalisa... più importante del perchè è il come, e vedo che alla fine auspichiamo gli stessi obbiettivi
  • Riccardo Brumana il 04/02/2008 18:55
    Annalisa, personalmente i vangeli apocrifi mi interessano poichè ampliano il concetto. quello che forse non è chiaro è che io non seguo la Chiesa Cattolica alla cieca, trovo però che tra le religioni riconosciute sia quella che più di altre rispecchia i veri contenuti che emergono dai Testi Sacri. ovviamente qui ormai ci siamo scostati molto dal contenuto di questa poesia, poichè quest'ultima parla dell'attrito che emerge tra la nostra società concreta e antropofaga e l'uomo che segue il suo Credo mettendolo prima della società che vorrebbe soppiantare Dio imponendo i propri tempi e priorità, per questo essa preferisce gli atei poichè lì non ha concorrenza.
  • Riccardo Brumana il 04/02/2008 18:27
    Gabriella, preferisco regalargli del caldo fuoco, ma purtroppo a volte si fatica ad accettale anche le cose che ci servono.
  • Gabriella Salvatore il 04/02/2008 14:13
    x Annalisa: sei simpatica, ma ti avverto, con Riccardo non ne vieni fuori.
    X Riccardo: lo sai che saresti capace di vendere ghiaccio agli eschimesi, vero?
  • Riccardo Brumana il 04/02/2008 12:24
    Annalisa, la Chiesa Cattolica ha delle incongruenze, ma non mi impedisce di non credere in Lui. la Chiesa fa quello che riesce, come riesce, ma i suoi "sbagli" non possono e non devevono intaccare la nostra fede. grazie.
  • Riccardo Brumana il 04/02/2008 00:42
    Annalisa, il principio è bello... è la fine che è triste! i Padroni, che guadagnano di più, molto di più, trova sempre qualche scappatoia per evadere le tassa, almeno in parte, sono gli operai che non hanno scelta.
    per il 5*1000 sei informata male, lo puoi versare a chi vuoi, non sei obbligata a versarlo alla Chiesa Cattolica, anche se personalmente è la tassa che pago più volentieri... e per scelta.
  • Riccardo Brumana il 03/02/2008 17:22
    Annalisa, non possono certo considerarsi ricchi, poichè quello che hanno non gli appartiene, è della Chiesa, come succede anche per le altre religioni. sei mai entrata in casa di un prete? provaci poi mi dirai se scambieresti la tua casa con la sua "che in realtà non gli appartiene".
    tornando al discorso principale non ho mai sentito di fedeli multati perchè non danno le elemosine alla chiesa, ma ho sentito di cittadini multati per non pagare le tasse!
    essere parte di questa società e seguire le sue leggi è un obbligo, seguire gli insegnamenti di Dio è una scelta quindi non può considerarsi "essere spremuti" sarebbe come dire "i tuoi figli ti spremono e ti costringono a sacrifici perchè ti costringono ad amarli"... loro non ti costringono... alzano le braccia e attendono... sta a te la scelta.
    un caro saluto.
  • Riccardo Brumana il 03/02/2008 03:24
    Annalisa, credo che i pensieri come il tuo siano il riflesso delle male lingue che continuano a ripeterlo fin che uno alla fine è portato a crederlo vero... io conosco un bel po' di preti e gente di chiesa "come credo chiunque" e posso dire in tutta sincerità che sono delle bravissime persone e che non navigano nell'oro, anzi le case in cui abitano sono modestissime. poi come in tutte le categorie "anche io non voglio certo fare di tutta l'erba un fascio" c'è chi stona dal gruppo e come al solito lo sbaglio di uno infanga il nome di mille.
  • Ada FIRINO il 21/12/2007 22:59
    Certo, percorrerla, convinti della propria fede, qualsiasi nome abbia... e senza "padroni" (come la sposa di Dio) che ti imprigionino l'anima e la coscienza in catene non volute.
    Ricambio l'affetto.
    Ada
  • Riccardo Brumana il 21/12/2007 22:24
    Ada non ho mai dubitato che siamo dalla stessa parte, poichè penso che l'importante non è conosere la strada, l'importante è percorrerla!
    ... ed è quello che cerchiamo di fare...
    con affetto, Riccardo.
  • Ada FIRINO il 21/12/2007 22:00
    I dio denaro&potere che io condanno fermamente in nome di un DIO AMORE, che, come dici tu, Riccardo, quelli che stanno dall'altra parte, hanno dimenticato o forse... non ne hanno mai conosciuto l'esistenza. Stiamo dalla stessa parte, noi due, tu lo Chiami DIO, io lo chiamo AMORE e credo siano la stessa cosa... gli ultimi tre versi di questa poesia lo esprimono molto bene.
    Ada
  • Riccardo Brumana il 21/12/2007 21:21
    Ada, purtroppo l'umanità è condannata ad essere guidata "comandata" da individui accecati, poichè dal monento che riescono a vedere capiscono d'essere dal lato opposto del giusto, quindi scendono dal piedistallo che subito viene rimpiazzato da un'altro discepolo del dio denaro&potere...
  • Ada FIRINO il 21/12/2007 14:21
    Le mani di un bambino possono racchiudere il mondo tra le mani, se solo i "grandi" lo capissero!
    io ho una fede profonda, irremovibile, nell'Amore, nella Giustizia, nella Lealtà, nell'Altruismo, nell'Onestà, nel DIO BONTA'. Dovunque si trovi
    e forse... questo mi basta.
    Ti abbraccio, Riccardo.
    Ada
    Ada
  • Riccardo Brumana il 19/12/2007 23:31
    Ada, le tentazioni, le prove, i dubbi inculcati, sono tanti, ma guardali con serenità, e vedrai che...

    DEUS CARITAS EST...
    ... DIO é AMORE

    e ti accorgerai di quanta acqua possono raccogliere le mani di un bambino...
  • Riccardo Brumana il 11/11/2007 18:19
    katy, grazie, grazie per i complimenti e per il tempo che dedichi ai miei scritti
  • Riccardo Brumana il 11/11/2007 08:02
    Ivan, grazie per i complimenti, anche altre prospettive sono sempre interessanti e ben accette, soprattutto quando espresse in modo cortese e intelligente... com'è solito fare nel tuo stile.
  • Ivan il 10/11/2007 23:12
    Sul contenuto si potrebbe discutere all'infinito, sui versi, credo non si possa che convenire che sono molto belli. Poesia elegante e raffinata.
  • Riccardo Brumana il 30/10/2007 18:47
    Patrizia, grazie della tua riflessione.
  • patrizia sgura il 30/10/2007 10:59
    davvero un bellissimo ragionamento...
  • Riccardo Brumana il 19/10/2007 13:38
    Stefania, come te siamo in tanti! cammininiamo insieme sulla strada
  • Riccardo Brumana il 17/10/2007 13:43
    Paola,
    l'andare in chiesa, è come l'andare a scuola, ti insagna la via da percorrere... quando l'hai appresa puoi camminare con le tue gambe, anche se è comunque un momento di gioia ritrovarsi tra fedeli anche aiutare una "fratello" nel momento del bisogno è pregare... proprio come dici tu.
    quando prima mi riferivo alla "Messa grande" mi riferivo anche allo stile di vita del cristiano. è che mi esprimo in metafore anche quando parlo e a volte posso sembrare riduttivo o essere frainteso... grazie, come capirai è un tema che sta a cuore anche a me. ciao
  • Riccardo Brumana il 17/10/2007 13:30
    Gabriella, le tue parole sono vere come l'acqua e il sole. grazie.
  • Paola Reda il 17/10/2007 01:53
    Non tutti i PADRONI ti vogliono ateo. Forse la stragrande maggioranza, ma forse più in passato che oggi. Io ho un rapporto molto particolare con LUI, non dico le preghiere tipo "tiritera", ma ogni sera mi faccio il segno della croce e Gli dico due paroline chiedendogli aiuto per il mondo intero; non vado a messa, ma credo di ricevere il Suo corpo ed il Suo sangue attraverso la difficile quotidianità; mi metto in discussione con Lui ed inevitabilmente perdo, perchè i suoi insegnamenti sono quelli della morale. Inoltre, ciliegina sulla torta, faccio un lavoro che mi porta giornalmente a contatto con i suoi ministri: preti, frati, suore.
    Non oso aprire questo capitolo! Voglio solo dire che DIO è al centro, per tutti, nè a destra, nè a sinistra, ma dalla parte della società e chi è la società: NOI.
    Amiamolo od escludiamolo per quello che sentiamo nell'intimo, non attraverso stereotipate etichette. Forse anchei padroni hanno un pezzetto d'anima, come forse chi lavora per loro lo ricorda spesso bestemmiando.
    Dio è Dio e sa come giudicarci.
    Noi non siamo che un misero flash su questa terra e solo lui potrà più o meno illuminarci secondo le nostre capacità di comprenderlo.
    Scusa Riccardo il lungo commento, ma il tema mi affascina perchè sto cercando in me una dimensione suquesto argomento.
    Che dire: poesia MOLTO stimolante!
  • Gabriella Salvatore il 16/10/2007 23:48
    è vero Dio ci lascia liberi di scegliere se percorrere la strada da lui tracciata oppure no. Ho visto qualche mese fa il film di Olmi "centochiodi" e mi ha colpito molto per il fatto che il regista sceglie e vuole un Dio tra la gente, non il Dio degli altari. È un messaggio molto forte, spesso è più comodo per un cristian assolvere al compito della messa domenicale, che spender un'ora del suo tempo per qualcuno che ha bisogno, di fare una donazione in denaro alla posta piuttostoche trascorrere un pomeriggio con un anziano che vive solo. Tu Riccardo mi sembra l'abbia già capito, Con affetto.. ciao
  • Riccardo Brumana il 15/10/2007 13:45
    Michelangelo, le tue parole sono sentite e rispettose, non credo che nessuno ne avrà a male
    I padroni comunque ti vogliono ateo e privo da vincoli, io ad esempio svolgo un lavoro che mi obbliga a lavorare saltuariamente di domenica, il giorno di riposo per tutti i cristiani. credi che per questo mi permettano di svolgere il mio percorso da cristiano "andando a Messa grande". o ancora, non hai mai sentito di padroni lamentarsi perchè chiedi mezza giornata per un funerale? o volgendo il discorso ad altre fedi, i mussulmani alle 15 devono-vogliono pregare... i padroni lo permettono? alcuni sì, ma stai tranquillo che anche loro preferirebbero l'ateo.
    non ho mai detto che gli atei non seguono regole, è scritto anche nella quarta strofa. Lavora, guarda ai guadagni, gratificati con la tua bella casa, la tua bella macchina, le ferie ai tropici... cose inutili che però danno assuefazione al tuo essere e dipendenza al tuo lavoro, al tuo padrone.
    quante volte si sente attaccare atei i cristiani, perchè una parte di loro hanno sbagliato? niente di più frequente... e in parte hanno ragione!
    quante volte hai sentito un vero cristiano attaccare un ateo? eppure motivi ne avrebbe! ma non lo fa, poichè il vero cristiano non attacca, ma aiuta e perdona.
    concetto reale e semplice, ma difficile d'ammettere per i più.
    con affetto... Riccardo.
  • Michelangelo Cervellera il 15/10/2007 13:15
    Ciao Riccardo. Secondo me non è vero che i padroni ti vogliono ateo, anzi meglio credere in un dio o in qualcosa di soprannaturale in modo che ci si possa aggrappare nei momenti di maggiore rabbia o sconforto. Essere atei non vuol dire non avere regole da seguire, le regole della civile convivenza dovrebbe essere valide per tutti, almeno non esiste il fanatismo, integralismo che in nome della religione spesso hanno provocato e provocano lutti e distruzioni. Con ciò non significa che io sia contro chi crede, ognuno può credere in ciò che gli fa più piacere, sempre a patto che non usi questo per prevaricare gli altri. Putrippo è un discorso difficile da trattare in poco spazio e può dar adito a cattive interpretazioni. Michelangelo
  • Riccardo Brumana il 22/09/2007 00:40
    Cinzia non è solo il tuo-mio pensiero... è La Verità... Dio è Libertà. se vuoi saperne di più risolvi "l'enigmista", anche se da come parli non credo che troverai cose nuove poichè sei già molto avanti
  • Cinzia Gargiulo il 21/09/2007 21:59
    Riccardo sei forte! Anche io penso che l'unico che non impone nulla ma, anzi, rispetta la nostra libertà sia Dio... Pur rispettando il pensiero di tutti nel leggere gli altri commenti mi sono resa conto di quanta confusione c'è in giro a proposito di dogmi, di imposizioni della chiesa e altro... mi permetto di suggerire agli italiani una lettura più approfondita della Bibbia piuttosto che metterla in cantina tra le cose vecchie come mi ha riferito un mio alunno...
    Chissà almeno parliamo di Dio conoscendolo un po' di più...
    Un caro saluto.
  • Riccardo Brumana il 03/09/2007 12:39
    ciao Lisa, rispetto la tua idea, grazie d'averla manifestata a rilegerci.
  • Riccardo Brumana il 02/09/2007 20:02
    ciao Claudio e Sara, grazie per i vosri commenti credo che il Dio di 2000 anni fa sarà lo stesso che ci sarà fra 2000 anni, indubbiamente la percezione che l'umanità ha di esso varia in base a molti fattori, come accade anche ora, in base al luogo o continente che ci si trova, la percezzione che si ha di Lui varia. è altresì vero che per raggiungere un luogo si possono percorrere strade alternative, ma la direzione "il modo d'agire" deve essere quello... agire con amore...
  • Vinter_ il 02/09/2007 14:26
    Temo che il dio nato 2000 anni fa, non sia il dio del 2007...
  • Claudio Amicucci il 06/07/2007 01:05
    Entrare in questo merito per me è difficile: non tutti i cristiani sono cattolici. Spesso il cattolicesimo ci presenta dei dogmi. Poi c'è la fede: se ci credi in Dio lo accetti così com'è. Ho sentito molto parlare di Dio nei vostri commenti. Partiamo da un altro presupposto. Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico figliuolo per salvarci dalla morte eterna. Qui appare Gesù! Che dire della sua figura? Siamo veramente pronti a seguirLo in tutto e per tutto, così come Lui ci ha chiesto più di 2000 anni fa? Non sempre, nemmeno per il cattolicesimo che ha dovuto darsi dogmi e condottieri e spesso ipocriti che si nascondono dietro la facciata di perbenismo. La fede è una sola e chi vuole seguire il Cristianesimo ha un modo solo: leggere le sue leggi, le vecchie e le nuove: amici, provateci, leggetevi la Bibbia. Ciao a tutti Claudio
  • Riccardo Brumana il 05/05/2007 17:00
    grazie rosy, a rileggerci
  • Riccardo Brumana il 29/04/2007 23:53
    ciao tania, grazie per il tuo commento. sono d'accordo con quello che dici, ma io non voglio tirare pierte, cerco di fermare chi le tira, e cerco di difendere chi ingiustamente le subisce. certo potrei anche decidere di voltare lo sguardo... ma non ce la faccio; è più forte di me. a rileggerci.
  • tania rybak il 29/04/2007 17:31
    dai a cesare quel che è di cesare e a Dio quel che è di Dio. per fortuna nessun padrone ti può far rinegare Dio se tu non lo voi e nemmeno ti fara perdere i valori che tu da credente possiedi. se tu dici a uno non credente" non solo di pane vivrà l'uomo ma della parola di Dio"non ti capirà mai, perchè la fede non è mai razzionale. perciò ti dico vivi con serenità il tuo amore verso Dio e vesro la giustizia, perchè se semini violenza e rabbia raccogli la tempesta interiore, ma se semini amore e pace, raccogli pace. so che è molto dofficile non giudicare gli altri per le loro opere orribili, ma chi siamo noi per scagliare le pietre? cmq la poesia è bella e profonda. bravo
  • Riccardo Brumana il 28/04/2007 00:12
    ciao Barbara, rispetto le tue idee, ti ringrazio per i complimenti. grazie
  • A. Barbara Di Stefano il 27/04/2007 22:15
    ... comunque... poeticamente parlando, la quinta strofa non suona bene... il titolo mi ha colpito molto... e pure tu...
  • A. Barbara Di Stefano il 27/04/2007 22:13
    ... io vorrei semplicemente dire che sarebbe bellissimo se si riuscisse nei nostri microcosmi quotidiani a seguire delle elementari regole di rispetto, di amore, di solidarietà. Al di là di ogni credo o sistema. La disponibilità a capire il prossimo, la generosità (non solo quella materiale, che forse è più facile), la tolleranza; la curiosità di scoprire il valore delle differenze per magari condiverle e farle nostre... percorsi difficili anche all'interno delle nostre famiglie... mi viene difficile pensare a come ci vuole il sistema quando non sappiamo neanche come ci vorrebbero i nostri genitori.
    Dubito che Dio sia contento di questo.
  • Riccardo Brumana il 23/04/2007 19:03
    la seconda annotazione cara diana è che al mondo esistono molte scuole di pensiero e molte famiglie a cui decidere di appartenere. dai tuoi commenti è chiara una cosa: questo schifo di società risulta più digeribile a te "atea" che a me "cristiano".
    loro lo sanno ed è per questo che:
    - i padroni ti vogliono ateo
    - il sistema ti vuole ateo
  • Riccardo Brumana il 23/04/2007 18:59
    ciao diana, ho due annotazioni da farti. la prima è che non si può parlare di oppressione o di obbligo dell'essere cristiano; una prova per questo sei ad esempio tu che dici in tutta libertà di essere atea, quindi non è vero che essere cristiani è una imposizione. e non è nemmeno vero che i cristiani sono oppressi e obbligati a seguire delle regole, proprio per il fatto che chi si ritiene cristiano lo è perchè abbraccia quelle idee e le condivide. se così non fosse, sarebbe liberissimo di non sentirsi cristiano. questa società al contrario ti impone di sottostare a lei; ad esempio se io decidessi di rifiutare il suo meccanismo e di andarmene su una montagna di nessuno a costruirmi una casa e vivere da eremita, non potrei farlo, perchè mi direbbero che quella terra è demanio, che è di tutti, ma in realtà quella terra è solo loro. è il sistema che mi impone di sottostare alle sue regole, perchè se così non faccio, non potrei mai sentirmi libero di possedere la benchè minima cosa. in sintesi l'essere cristiano è una scelta, piegarsi alle regole di questa società è un obbligo.
  • Diana Moretti il 23/04/2007 12:45
    È vero. La società dei "padroni di lavoro" ti può imporre regole a livello politico, economico o sociale ma ti lascia la libertà dell'opinione, della critica e persino della contestazione delle suddette regole, ciò che per definizione manca nella religione dove per atto di fede si richiede al credente l'accettazione acritica dei dogmi, dove per dogmi non intendo la definizione dei valori (presenti e riconosciuti anche in una realtà laica in quanto sentore di un vivere civile) bensì la definizione di quella visione che va dall'esistenza di un Dio che ha creato ogni cosa, l'esistenza di un mondo dopo la morte fino ad arrivare alle posizioni che man mano vengono sancite dal rappresentante della Chiesa su materie quali aborto, unioni (omosessuali e non), contraccezione, etc.
    Spero di aver chiario ulteriormente il mio pensiero a riguardo.
  • Riccardo Brumana il 23/04/2007 00:29
    grazie Diana per il tuo commento sincero e rispettoso. è vero che per essere cristiano si devono seguire delle regole tra cui ricordo ad esempio :
    -rispettare, amare la vita
    -rispettare, amare il tuo prossimo come te stesso
    -aiuta chi è più debole di te o che comunque è in bisogno
    -non fare al tuo prossimo quello che non volessi venisse fatto a te
    -non uccidere -non rubare -
    e via discorrendo. è vero: sono tante! ma nessuna di queste ti porta a essere oppressa "almeno che considerare il tuo prossimo pari a te non ti dia fastidio", e nessuna di queste ti porta ad opprimere "non giudicare il prossimo tuo ma aiutalo a capire i propri sbagli".
    vuoi che ti elenchi le regole che invece impone il padrone di lavoro? o che impone questa socetà? così per metterle a confronto! no, non credo ci sia bisogno di farlo... ti ringrazio ancora del tuo commento. amichevolmente Riccardo.
  • Riccardo Brumana il 23/04/2007 00:01
    ciao michele, grazie del commento ma non capisco che centri con la mia poesia...
    comunque: credo che la poesia avrà un futuro finchè ci saranno poeti, a prescindere dal loro stile. se ti va di approfondire l'argomento con me ti pregherei di farlo tramite mail privata. grazie! a rileggerci.
  • Diana Moretti il 22/04/2007 11:04
    Bella poesia. Efficace. Ciononostante non condividendo la tua visione potrei obiettare che in fondo anche per essere parte integrante di una comunità religiosa si debba sottostare a determinate regole, in questo caso dogmi, e che come non mai in ambito religioso tali regole vengano non solo dettate ai fedeli ma imposte loro nella loro "evidenza" in quanto atti di fede. Personalmente trovo che questa sia una forma di "oppressione" ben più larga rispetto a quanto possa essere l'arroganza di un padrone "terreno". Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno dei credenti qui presenti esprimendo il mio pensiero perchè non è affatto mia intenzione, ho solo voluto contribuire all'interessantissimo dialogo che ne è scaturito di seguito la poesia apportando il mio punto di vista, che è quello di atea.
  • michele marra il 22/04/2007 10:03
    La poesia per avere un futuro deve tendere all’essenzialità.
    Superiamo il decadentismo con una nuova poetica di ricerca dei termini, di corretta allocazione della parola, di messaggio completo e compiuto, prima nella mente del poeta e poi esteso agli altri.
    La lirica non può essere solo sfogo del poeta, ma messaggio per gli altri.
    Cosa deve fare il poeta? La sua è la ricerca della parola, del termine giusto da inserire al proprio posto, della scultura del “termine” della venatura della parola, come se fosse marmo. Solo così decollerà il nuovo rinascimento della poesia.

    Michele Marra
  • Riccardo Brumana il 18/04/2007 23:20
    ciao paolo, rispetto il tuo pensiero e ti ringrazio dei complimenti. a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 14/04/2007 21:25
    ciao salvatore, ad un complimento come il tuo non so che rispondere... grazie!!!! a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 11/04/2007 18:23
    cioa mary, la strada per il Signore è una strada di passione, sono d'accordo con te, anche a me capita di sbagliare, ma penso che se sbagliamo in buona fede Dio ci capirà, poi sai come si dice: nessuno è perfetto eccetto Lui! grazie per il commento a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 10/04/2007 20:03
    ciao duccio, ti ringrazio del complimento. a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 10/04/2007 20:00
    ciao kasumi, credo che siano in molti "ovviamente non tutti" a pensarla come noi! grazie del commento. a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 10/04/2007 19:55
    ciao vale, condivido a tratti il tuo commento. grazie d'aver commentato. a rileggerci.
  • sara rota il 10/04/2007 19:41
    ciao vale, ho provato a leggere il tuo messaggio e credo di aver capito una cosa...
    "Il mio Dio non giudica, non punisce e guarda solo il buono che c'è in ognuno..." il tuo è un dio buono e giusto! certo che un Dio cosi, non giudizioso, avrebbe inevitabilmente il rovescio della medaglia "un Dio che permetta scempi".
    ... credo di aver capito che sei più cristiana di quanto credi é vero Dio giudicherà... ma solo a giochi fatti e chi avrà compiuto scempi non entrerà nel suo regno, non sta certo a me dire se è giusto o meno; però posso dire che condivido. grazie del tuo commento. a rileggerci.
  • Duccio Monfardini il 10/04/2007 19:25
    bella riflessione. ciao, duccio.
  • Kasumi Suzumura il 10/04/2007 16:07
    Leggendo questa poesia ho avuto i brividi...è bellissimo trovare qualcuno che la pensi come me... bravo veramente! Kasumi
  • Riccardo Brumana il 10/04/2007 12:23
    ciao tiba, come dici tu questa poesia può essere considerata originale purtroppo. dico purtroppo perchè se ne dovrebbe parlare di più. è altresì vero che l'esistenza di Dio non può essere messa in discussione. credo che la chiesa si trovi in una difficilissima situazione e per questo a volte può apparire un po' enigmatica. è un po' come un indiano che si trova nel recinto pieno di cavalli di un cowboy, esso vorrebbe liberare i cavalli, ma sa anche che non deve farsi vedere dal fattore che li ha inprigionati, perchè sa che il cowboy non avrebbe pietà di lui se dovesse scoprirlo. se vuoi approfondire l'argomento risolvi "l'enigmista" grazie del tuo commento a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 10/04/2007 12:06
    ciao riccardo re, a volte chi dovrebbe insegnarci certe cose è anch' egli vittima inconsapevole del sistema... in tal caso sta a noi, umilmente, indicargli la via. come sottolinei tu, la verità è disarmante nella sua semplicità, complesse e complicate invece sono le bugie per coprirla. grazie per il tuo commento. a rileggerci.
  • Riccardo Re il 09/04/2007 23:17
    e chi ce lo deve insegnare, non lo sa.
    Leggendo la tua poesia dovrebbero venire rossi rossi di vergogna. Perchè è la verità. La verità semplice!
    ciaoooo
  • Riccardo Brumana il 09/04/2007 22:24
    ciao fausta, la spontanea gioia che traspare dalle tue parole mi contagia grazie del commento. a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 09/04/2007 22:21
    ciao nella, il tuo commento aggiunge spessore alla poesia... e pace nel mio cuore. grazie del commento. a rileggerci.
  • FAUSTA PASQUINI il 09/04/2007 20:40
    BELLISSIMA é semplicemente BELLISSIMA
    Tanti complimenti Riccardo da FAUSTA
  • Nella Bernardi il 09/04/2007 20:30
    bellissima e molto profonda, la condivido pienamente, hai scritto delle cose che dovrebbero far riflettere molti, soprattutto quando il "mondo" vorrebbe che tu rinnegassi e imponendoti le sue regole, i suoi macigni..., molto bravo, ciao Nella
  • Riccardo Brumana il 09/04/2007 18:33
    ciao sara, vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda grazie per il commento. a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 09/04/2007 18:27
    ciao laura, condivido la tua premessa ed è per questo che nella poesia ho chiarito "il vero cristiano" e non un più generico "cristiano" perchè mi riferisco alle persone che vivono Dio e non quelle che:- "si sono daccordo con la chiesa... " è un po' come la differenza che c'è tra "una moglie" e "la moglie innamorata di suo marito" che differenza... quale devozione infinitamente superiore...
    nella seconda parte del tuo commento invece hai colto il nocciolo della questione e ti ringrazio della tua riflessione grazie del tuo commento. a rileggerci.
  • Riccardo Brumana il 09/04/2007 18:09
    ciao Paolo, con questa poesia voglio evidenziare come questa socetà sia continuamente in contrasto con l'insegnamento di Dio, e quindi contro i cristiani la naturale conseguenza è che esso preferisca gli atei. grazie per il tuo commento, a rileggerci.
  • sara rota il 09/04/2007 17:33
    Il Dio dei Cristiani non impone regole, ma dà solo consigli che poi ognuno di noi è libero di seguire; come dici tu "sta a te scegliere di..."
    Purtroppo il mondo moderno ha bisogno di maggiori consigli, ma la gente si è così intestardita che vuol risolvere tutti i suoi guai senza più rivolgersi a Dio e così senza rendersene conto ne crea di ulteriori. Aver Fede non guasta mai, anzi viste le mie esperienze, aiuta! Una poesia ricca di spunti, ben scritta e ben strutturata. Buona la scelta delle terzine. Ciao alla prossima
  • laura cuppone il 09/04/2007 15:51
    Ci sono atei che non fanno male a una mosca e cattolici che quando escono dalla chiesa tornano a casa e fanno quello che vogliono... il male va combattuto nelle coscienze sia che esse siano atee o cattoliche. Tutti sanno cos'è il bene o il male... mi piace però pensare che un cristiano vero possa sentirsi parte del bene e amare smisuratamente, senza seguire altra regola se non questa. Dio ci ama... se noi facessimo altrettanto forse saremmo davvero tutti fratelli... sempre. grazie per questa poesia... il tuo fervore è grande anche in questo...!!! complimenti. Laura

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