Fra reti di foglie,
debole intermittente riparo,
stanco il mio sguardo cerca l'ombra.
Moto lento volta il mio capo,
girando il volto contro il debole vento.
Caldo il suo fiato, che in dolce ronzio ovatta l'udito
e sfuma canti di grilli.
Perdo gli occhi al paesaggio.
Senza vederlo sento ciò che non c'è,
vedo ciò che sogno,
che forte vorrei.
Senza averti ti perdo,
sogno che mai sarai reale senza di lei.