Non cercarmi più,
me ne vado lontano,
io sono nato nei cortili,
non sono merce griffata.
Perle e fiori metallici,
non posso regalarteli,
ma li posso disegnare con le mani
quando nuda su di me
giochiamo a fare gli innamorati,
posso schizzarli piano nella tua anima.
Con la punta delle dita
posso costruirti una culla,
posso disegnarti un letargo,
posso solo prenderti per mano,
magari farti schivare la neve,
per farla cadere in me,
io posso combattere il gelo,
io posso farti conoscere le dolci
e candide giornate,
lontane e non contaminate da brindisi
che servono solo come comizi
e ingannano anche i vizi.
Posso solo darti un abbraccio,
magari sognare un futuro,
cercare di costruirlo.
Posso solo farti assomigliare
ad un fiore bianco,
e farti trovare la terra tua,
ricordati che sei anche tu una creatura,
schiusa e partorita da venti caldi.
Cercare un buco e vederci un paradiso,
lo posso fare semplicemente,
in modo talmente semplice
che mi sento alieno
nelle tue abitudini.