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O mia luna

In questa nera notte
affondo i miei passi in questa palude Stige,
attraverso l'infernale Acheronte,
mi siedo sotto le infuocate mura di Dite,
e guardo te
che brilli lassù nel cielo
o Luna mia,
te che dividi il mio corpo dalla mia ombra
e disegni la mia anima,
tu che a volte sei piena, nel tuo splendore,
e a volte sei solo un sorriso
e altre volte te ne vai,
e il mio cuore si strugge aspettando il tuo ritorno.
No non posso vivere sapendo che un giorno
te ne andrai e mai più tornerai,
preferisco cavarmi gli occhi
e pregare il cielo non sapendo se ci sei.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Salvatore Mercogliano il 19/06/2012 18:27
    Tarda notte e occhi al cielo amando astronomicamente una poesia già esistente.

3 commenti:

  • Anna Raccardi il 23/02/2011 07:23
    versi che ti ispirano guardando la luna, molto romantico poesia bellissima comlpimenti ciao
  • clarissa catti il 23/02/2011 01:50
    prova a modificarla come stesura, mettere più accapo(che abbiano un senso ovvio) per esempio. va bene, ma secondo me sai fare di più. metto il voto
  • grazia savonelli il 18/02/2011 19:51
    vedo che la luna è un tema molto sentito, dove il poeta riversa tutte le sue emozioni-
    complimenti amico, rispecchi le mie tendenze letterarie, un po' tristi... ciao grazia

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