Mi ribello alla falsità
mi ribello a chi dona dolore
mi ribello a chi lacrime offre
a chi affonda lame taglianti
nel mio solitario onesto ed ingenuo cuore.
Mi ribello la notte
chiudo gli occhi e spero
chiudo gli occhi e prometto
che domani sarà un giorno diverso.
Ma purtroppo nulla è cambiato.
Sensazione di solitudine al risveglio
sensazione di essere circondato da cattiveria
che soffoca la mia rabbia.
Mi sento inerme, mi sento un puntino
un puntino silenzioso invisibile
in questo mondo che sorride e non si ferma.
Anche oggi farò compagnia alla monotonia
di questa strana vita
strana vita che la mia voce blocca
ma la penna fa correre
fa correre su fogli bianchi
su fogli che un giorno diventeranno gialli
sbiaditi e da tutti dimenticati.
Mente mia adesso sorridi.
Il cuor trema ma ancora non vuol dormire
coscienza accogli le mie urla
accogli le mie confidenze
sono sfoghi, solo rimproveri
sono io che mi pento per la mia presenza.
La vita, questa vita non mi accetta.
Forse non son degno di respirare profumi
di felicità
forse non son degno di calpestare le strade
dell'umanità.
Ma allora perché sospiro
perché sogno e spero
perché mi sento invisibile
perché nelle mie fantasie annego
perché respiro ma non vivo?
Il perché mi tormenta e devo allontanarlo
i perché mi hanno annientato.
Proverò a bruciare questa parola.
Nessuno può rispondere
nessuna anima è simile alla mia
nessuna può prendermi per mano
ed accompagnarmi lungo il tortuoso cammino della vita.
Pessimista io?
Sì,
provo pena per il puntino invisibile
asciugo le lacrime ogni secondo
e tutto ciò mi annienta e rattrista.