Notte tarda
occhi adagiati e stanchi a letto
avidi di dilatare il tempo.
Io ti dico: "canzone. Quattro parole".
(senza svegliarci senza dormire
in l'un l'altro assorti, non curanti
ogni tenera moina
è tutt'un dì che scorre.
Per quanto proviamo a prendere tempo
per quanto il tuo nome e creato
echeggi potere di leggi e virtù
la tua partenza, annunciata
celere ineluttabile ci minaccia.
Devasta vederti
piangere.
Che cosa fare?
Lo scopo di una vita
ci si è rivolto contro ora!
Per quanto?
Pregherò pregherò
verso te
Nel desiderio continuo disperato d'essere stretto
tra te e
l'eterno).
Tu rispondi:
"-Sulle
-rive
-di
-Morfeo."