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Nove di gennaio

Adoro quel giorno
dell'anno
quando si avvolgono
nella carta
le statuine del presepe
l'albero piano piano
si spoglia di luci
di colori ed il tutto
viene riposto con cura
nello scatolone
da metter poi
nella rimessa
in attesa del prossimo Natale.
Non tacciatemi di cinismo
con franchezza esprimo
ciò che è reale
poichè da tempo
abbian perso
la sacralità
della festa
rendendola banale.
Natale?
Cos'è diventato
se non un 'accozzaglia
di cibo da condividere
in cenoni
con parenti ed amici?
Alcuni dei quali
rispuntano come funghi
dopo un tempo lunghissimo
di ingiustificata assenza.
Soffiano come mantici
frasi di circostanza
giustificando
la loro lontananza.
Senza poi dir dei doni...
d'obbligo son diventati
debbono assolutamente
esser ricambiati.
Il tutto diviene gioco banale:
è assurdo... con un presente
ricordarsi di qualcuno
solo perchè è Natale...
un dono non sostituisce
quel ti voglio bene
quel calore costante
di voce amica, fraterna
che è sostegno, sopravvivenza...
un dono tangibile non copre
una lunga latitanza.
Mi perdoni il lettore
questa amara considerazione
ma adoro questo periodo
dell'anno
poichè tutto ritorna normale
la gente si toglie
la maschera dal sorriso posticcio
svincolata dal falso buonismo
torna ad esser quel che è...
reale.

 

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0 recensioni:

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14 commenti:

  • Giacomo Scimonelli il 17/01/2011 09:48
    bellissima e profonda come sempre... tu sconosci le banalità... brava
  • Libera Mastropaolo il 11/01/2011 20:04
    Poesia molto sentita ed apprezzata, scritta con grande cura di particolari veri. Brava!
    Buon Anno.
  • calogero pettineo il 11/01/2011 17:02
    veramente degna questa riflessione.
    brava.
  • Maurizio Cortese il 10/01/2011 23:00
    Azzeccate considerazioni, condivisibili giudizi.
  • denny red. il 10/01/2011 21:00
    Oggi 10 Lory, è deserto.. il tempo..
    Ciaoooo...
  • denny red. il 10/01/2011 20:54
    Alcuni dei quali rispuntano come funghi..
    Nulla da dire.. Lory, BELLISSIMA!!! Poesia..
  • Anonimo il 10/01/2011 19:57
    Molto bella e sentita, complimenti
  • Anonimo il 10/01/2011 17:11
    Un velo di tristezza scende e con esso l'opacità di un mondo che è solo apparenza: torna la realtà con la sua crudezza: che bella! Complimenti.
  • Giuseppe Bellanca il 10/01/2011 16:29
    mi associo a Simone e applaudo te Loretta sempre saggia nelle tue interpretazioni.. un abbraccio amica cara.
  • Dolce Sorriso il 10/01/2011 16:19
    verissimo... come al solito concordo con te
    bella poesia
  • tania rybak il 10/01/2011 10:59
  • Simone Scienza il 10/01/2011 09:46
    Usanze, consuetudini, tradizioni... mi domando anch'io perchè sia più normale ritenere abituale mattere mano a prortafoglio in date comandate anzichè spargere abbracci quando lo comanda il cuore

    Ciao Lor, ben detto
  • Vincenzo Capitanucci il 10/01/2011 09:39
    Finite le feste... aihmè... cadono le maschere..

    molto bella L'or.. non mi resta che dirti... tvb..
  • Francesca La Torre il 10/01/2011 08:13
    Bellissima, terribilmente vera, ben scritta, hai espresso con eleganza e semplicita' un concetto che io condivido pienamente. Piaciuta molto.

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