Ho atteso che il sogno diventasse realtà,
ho sprigionato il volo
aprendo le mie ali.
Ho a lungo camminato
sul filo di un unico pensiero fisso
diventato ossessione e follia,
ne ho cancellato il senso
trovando rami secchi
lungo il viale alberato,
ne ho fatto legna da ardere
perché servisse a scaldare
un cuore ormai spento.
Ho appeso le nostre ombre
ad un muro di carta velina,
sarò io la tua ombra... tu sarai la mia.
Vagiti improvvisi danno vita, lustro
ad occhi abbassati,
che ritrovano con fierezza
l'inizio di una nuova vita.
Non guarderò più la vita passare
la toccherò con le mani
esplorando il suo ennesimo senso,
la sua pelle d'ittiosi, di terra arida
ritornerà bianca e morbida,
diverrà un'oasi,
su cui posare di nuovo,
"i passi miei"
.