Scriteriata
si, come una formula magica
dagli ingredienti vezzosi e atipici
riflesso
dalle forme informi
Differente
nel senso più insensato
a dispensare
cogliere
avviluppare
intrecciare
Ma lesta allo snodo
lesta ancora e più
nella partenza
fulminea e lampante
divorata
consunta e infine
dileguata
Finora signor tempo
mi hai avuta
tradita
amata
confusa
nel gioco ambiguo
della tua
congiura
Ma sai che sempre
sei il benvenuto
in quello spazio
senza spazio
né pareti
soffusamente
senza sostanza
nel mio giaciglio
fermo
con me
tra le mie ciglia e il gelo
Scriteriata
si, come un silenzio
dall'io che si compone
già scomposto
seduta in equilibrio
sul filo
di un discorso.