Parli, gridi, urli,
nessun ti ascolta,
nessun ti sente,
siamo tanti, ormai, siamo soli,
siamo povera gente.
Ribolle ed urla il mare,
il pescatore fa tremare.
Tu soffi o vento!
Nei camini,
negli anfratti;
gli usci sbatti,
senza timore,
tu lo puoi fare.
Batte il ciabattino seduto sul suo scranno
senza indugio e senza affanno.
Batte il fabbro col suo martello
nell'incudine ben ferma sul piedistallo,
loro si fanno sentire.
Nei palazzi, su poltrone di pelle adagiati,
nessuno li può vedere,
ogni cerchia ha fatto, ormai, potere,
questo dei politici è il volere.
"Urla, grida, fatti valere,
dalle loro stanze dorate facciamoli uscire".
Cosa parli o meschino
se il tuo santo non hai vicino!
Attento, non sei nè ricco nè potente,
non gridare,
sussurra, ti stanno ad ascoltare.