Sempre un dialogo tra sordi
il nostro parlare
seguendo ognuno il suo filo.
Che abbiamo in comune
io e te?
Il passato rivisto e corretto
ognuno per sé
il presente che arranca su quello
Non son io
quella che ti vive nel cuore
non sei tu
quello che vive nel mio.
Ti perdo
mi perdi
ogni giorno di più
nella vana illusione
di dar vita ai fantasmi
creati da noi
ognuno per sé.