Il rovo del biancospino
attende il suo fiore bianco...
percorro a piedi nudi
la strada irta di scogli
soffrendo nel silenzio.
Mio unico conforto
è la poesia.
Mi trasforma in Arlecchino...
con toppe colorate
d'emozioni
cuce il mio vestito.
Nel carnevale della vita
lancio coriandoli.
Bellissima nella sua descrizione. La poesia è una cura magica contro la tristezza e contro la piattezza... e tu sei una poetessa meravigliosa. Ti abbraccio.
Eccellente l'associazione del poeta ad Arlecchino, mi mette allegria, mi veste bene quell'abito fatto di losanghe e triangoli di tutti i colori, mi sembrano i miei pensieri. Loretta ha fatto centro anche questa volta. Il nostro è un carattere stravagante e avventato, a volte ci fingiamo stupidi come lui, ma Arlecchino non le era; magari era un ingenuo, talvolta forse un po' sciocco, ma ricco di fantasia e immaginazione, come noi che amiamo la poesia.