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Boschi autunnali

Sottili fragranze muschiate
mi riportano l'eco di silenti boschi montani
adagiati nel magico vigore di un autunno
troppo giovane per rimpiangere l'estate.

Nello sfumato dissolversi delle verdi chiome,
si accendono cromatiche esplosioni di fuoco,
ultimo, ardito atto di vanità,
ultimo inconsulto grido d'aiuto,
precursore di un gelido abbraccio,
che imporrà,
nel suo asettico candore,
l'ossequioso silenzio del nulla.

Addio piccoli amici,
compagni discreti del mio incerto vagabondare.

Addio voci melodiose che,
come delicate carezze,
avete lenito i dolori di un'anima in agonia,
di un cuore sofferente.

Vivrò nella sofferta attesa di una nuova primavera,
culla della mia gioia di vivere,
del mio rinnovarmi al mondo,
della mia ricerca interiore.

Patria senza confini del mio saper amare ed essere amato.

Nell'intimo calore dei vostri silenzi,
lascio la parte più vera di me,
certo di ritrovarla all'alba della prossima vita.

 

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