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Inverno 1943

ricami di brina sui vetri,
la prima neve attenua voci
e colori, sarà l'ultima
notte qui -

poi un'alba livida
ci sorprenderà, piccole
macchie scure, ad arrancare
per i sentieri ripidi e candidi
della montagna -

la mia giacca, dall'inconfondibile
stella,
verrà cambiata con un
troppo grande cappotto -

fuggiamo verso un futuro
di stelle vere, non di pezza,
ricco soltanto del nostro amore-

polvere magica che ci aiuterà
ad affrontare fame, paura,
tutto l'orrore di questa
guerra-

 

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