Si solidifica la materia
acqua e argilla
diventano ponti di pietra
per raggiungere dove tu sei.
Scroscia la pioggia,
arde la fiamma, un mistero è la vita,
un mistero è la morte.
Satolla di miele, di nettare
carezzo il grembo,
un fiore impollinato dal volo di un ape
tra i colori dell'autunno...
ciò che rimane dell'inverno.
Ti raggiungo in groppa ad una stella
sui binari di un ricordo
che non ha ali
ma liberi pensieri
spansi come polvere d'oro
sulle ciglia barattate
per occhi spalancati
sullo stupore del mondo.
Ti sfioro come aria
sul madido manto erboso
mentre corolle dorate spandono
profumi intensi nell'aria tersa della sera,
sui bianchi gelsi
bachi da seta si nutrono delle foglie
dal frutto unisessuale
dei fiori bianchi che si cullano
come amache in alito di vento.
Ti ritrovo nel cielo in fiamme
tra l'arancio del sole
E l'azzurro di questo mio sentire.