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Cos'è rimasto

Qualcuno ha lasciato
su un balcone assolato
un abete di Natale
ancora addobbato,
l'osservo, pare,
più che triste, rassegnato.

Come quest'albero oggi mi sento,
inutile marionetta
nelle mani del vento.
Né felice
né scontento
ancora aspetto
chi qui mi ha lasciato
per dispetto.

L'ultimo bucaneve rassegnato,
Nel giallo
Delle primule d'un prato.
ballerino improvvisato,
fuori tempo,
fuori luogo,
vecchia toppa su di un abito nuovo,
t'aspetto, sognando di fuggire,
ma non mi muovo.

 

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4 commenti:

  • lucia pulpo il 15/04/2011 20:29
    più che triste, rassegnato.
    tutta la poesia sembra toccare e ribadire questo sentimento... mi piace la perfetta sincronia fra parole e sentimento... complimenti!
  • Aedo il 14/03/2011 00:14
    Ci sono momenti, in cui l'amore appare nebulosamente... eppure non ci si stanca di attendere... Bella poesia!
    Ignazio
  • Serena Cocco il 24/02/2011 23:04
    La trovo bellissima, disarmante... bisogna rendersi conto che la capacità di far poesia dipende dalla forza con cui le parole entrano dentro e scavano, e colpiscono proprio dove devono... saper dare musica alle emozioni, agli stati d'animo è quanto di più difficile si possa fare... e questa tua suona una sinfonia tutta da ascoltare... bella mi piace
  • laura marchetti il 24/02/2011 21:23
    belle metafore... complimenti

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