Ho ascoltato l'intera discografia
tutta d'un fiato
tutte le parole
le melodie
mentre rassettavo un cassetto
di biglietti ferroviari
e ricevute per un caffè
o un pranzo per due con mousse al cioccolato
Tutte quelle mattine
le vedo nitide e chiare e vicine
con la coda dell'occhio dello spirito
attraversarmi repentinamente
e scomparire
Tutte quelle notti
poi
e questo istante
tanto e infinito
nella consapevolezza del non poter perdere
ciò che è concesso solo di contemplare
farsi sangue dentro
farsi pioggia
fuori
Ho ascoltato e rivisto
dovrei gettar via
qualche puntura di dolore che ancora mi trapassa
ma la mancanza non è mai stata
la sua causa
né il suo rimedio...
E così guardo i petali di un fiore
chiamato ricordo
tornare nell'oscurità del legno
inconsapevoli
unici attimi senza stelo
in un cassetto
senza tempo.