Non avrei mai creduto
di stare in piedi davanti a te,
di poter dire: visto,
non è stato inutile!
Eppure è successo,
finalmente è accaduto!
Ho sbagliato spesso,
ma alla fine hai ceduto.
La decisione fu presa
in quella sera all'improvviso,
teneramente difesa
dalle mie lacrime sul viso.
La consapevolezza nel cuore
di non avere possibilità
la sicurezza nelle parole
di ritornare in libertà.
Non era amore, non era odio
era una gabbia di idee,
era paura, un po' disagio
sembrava come mille trincee.
Attimi belli, ma fugaci
che son andati e volati
quasi che fossero seguaci
di dei scomparsi o scappati.
Poi ad un tratto tu lo dissi:
"era l'ora che lo facessi!"
E in un minuto io capii,
e certamente me ne stupii.
Maledicendo tutto il tempo
buttato in dubbi e teorie
credendo di esser senza scampo
scrivendo mille e più poesie.
Ora son vivo e gioisco
di tutto quello che mi hai offerto;
per quel che conta io garantisco
che mai più vi sarà sconforto.
Sappi che t'amo e così sarà,
per sempre, continuamente,
anche se poi non durerà
a te penserò, felicemente.