Una calla bianca ho posato
stamane sul mio petto
sul ricordo nitido e preciso che ho di te.
Troppi gli anni passati,
pochi i ricordi da sospirare,
aggrappati su lancette che mai
hanno fermato il corso della vita.
Nei tuoi occhi il verde di un salice,
la stessa dirompente rugiada mattutina,
il sorriso celato dalla malinconia
sulle labbra dipinte da un sorriso instabile
da ignoti pensieri corrosivi.
Lento il pensiero mi si aggrappa
sulle strade che percorrono
vecchi sentieri,
sulla gola che a fatica
oggi emette suoni.
In silenzio ti cerco,
sorrido pensandoti,
sei la mia mamma,
la dolcezza,
la voglia infinita di abbracciarti,
un breve istante,
una folata di vento
che annuncia la tua presenza,
indelebile orma
sui miei passi che rincorrono
fluidi fiumi
"di un vissuto dal nome Lucia."