Quando, serviva la farina, il pane,
sul campo biondo di grano maturo
aleggiava la melodia di un canto.
Sudate erano quelle fronte,
arse le labbra, gioiosi i cuori,
l'energia correva dentro le vene
leggera era la fatica del lavoro
che nei pensieri c'era già la sera.
A piedi nudi le danze sull'aia e,
alla penombra della luna, gli amori.
Oggi distese di impianti
sotto lo stesso sole,
sopra il medesimo campo...
Fa riflessi ai passanti frettolosi,
chiusi dentro le auto climatizzate.
L'energia corre dentro un cavo
nel silenzio della solitudine.
Crescono attrazioni dentro balere
chiassose ed abbaglianti,
con luci variopinte.
Chissà lì dentro?
Se l'amore alloggia
come fu sull'aia un dì!
Domani, forse, saremo ricaricati
come le pile di una torcia,
resteremo attaccati al cavo la sera,
dell'energia pulita del nostro sole.
Cosi sarà la cena, senza sapore.
Dentro il vuoto del cuore,
ci sarà la vita senza l'amore?
Lassù nel cielo, tra stelle spente,
la luna continua a guardare
dentro la penombra dell'aia vuota!