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A Valverde l'asfodelo profuma

Il Sole nascosto tra le nuvole
è impotente il sughero quando lo si viene
percosso nel soffio di un dente di leone
nella vita il corso cinguettare
scuro il merlo dall'albero è uscito
nel ruscello s'è riversato
dolce tra le tante gocce d'acqua
nella quiete musicalità, sta scorrendo.

Ginestre gialle passioni.
Troppe rovine sulle colline
il verde sparisce velocemente
cercavo un luogo di pace e serenità
ora questi è solo pieno di strutture
inutili e brulle alla vista
quand'è che le colline erano verdi
pullulanti di vita e dolcezza.

Rossore sulla strada indica la vicinanza.
Alla curva le rovine lasciano il posto
alle verdi vallate, bianche vacche
belati e pecore, cani merli.
La croce lontana sulla montagna
è la fede che guida me nel cammino.

Girando la curva vedrai il santuario apparire
ed ogni volta che andrai col cuore
saprà regalarti un'emozione sempre
diversa quale il gatto d'oggi
o le semplici parole.
È la fede a condurre qui.
L'amore verso Lei, tra danze di parole
sottovoce, pregando in compagnia,
la straordinaria potenza della fede ci conduce,
nel luogo dove amiamo sostare.

Tutto ciò che ora mi serve lo trovo
nei sei petali dell'asfodelo
e mentre li annuso un altro sorriso si disegna.

 

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3 commenti:

  • Giuseppe Tiloca il 28/03/2011 22:37
    Grazie ragazzi, Valverde ormai mi spinge verso lei da due, tre anni, è il mio luogo, è inutile.
  • loretta margherita citarei il 27/03/2011 21:58
    bravo
  • Giacomo Scimonelli il 27/03/2011 21:35
    ''... Tutto ciò che ora mi serve lo trovo
    nei sei petali dell'asfodelo
    e mentre li annuso un altro sorriso si disegna.''
    sempre più bravo Giuseppe...


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