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Madre carta

Piccola ed eccentrica, conseitudine bianca
abbracciami, scaldami l'anima
fai che io mai, mi stanchi di te
scarabocchio disegnato all'infinito, su te
pura e viva linfa, che scorre in te
calpestata umiliata e a volte bruciata per nascondere verità paurose
che accrescano l'anima
arricchiscono i nostri pensieri
e fanno tremare i potenti
che ti imbrattano con parole ricattate
piange la grammatica la punteggiatura chiede asilo politico
le maiuscole sempre prime si alleano con la madre penna
anchessa torturata e sempre messa in ballo
da mani troppo rosse del tuo indelebile sangue
in soppiatto le frasi si uniscono
il potere trema
e cerca manipolatori esperti
cancelletto censore il tuo tempo è finito
sillabe e consonanti i punti esclamativi sono schierati
le parentesi si accingono a scoccare le frecce
e tu purissima madre
accogli i tuoi figli
trasformandoli
in orgasmi mentali
e per loro
carta da culo

 

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2 commenti:

  • Sofia Rossi il 26/04/2012 15:20
    Spunto riflessivo molto originale sulle piaghe di oggi... se tanti fogli potessero parlare ci salveremmo in pochi! Bravo!
  • Ada Piras il 28/03/2011 11:14
    Originale come tema e come descrizione dei simboli grammaticali, ma per fortuna non tutta la carta finisce così.

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