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Er pomodoro

l'innocenza de un bimbo su la strada
te fa penzà ch'er più grosso rimpianto
è che un giorno così come d'incanto
sarà grande e dovrai tenello a bada

sembra d'èsse un amico che t'aggrada
te stà vicino e mò te ne fai vanto
ma a l occasione domani stò santo
te mette er grugno e sfodera la spada

e che voi fa? beh, er monno è questo e basta.
L'ommini cianno ner drento de loro
quer quarcosa ch'è come er pomodoro

quanno ch'è bono in cucina vale oro
ma hai da stà attento chè si te se guasta
te fa acido ner sugo pe la pasta

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Verbena il 13/11/2014 18:35
    Bellissimo e metricamente perfetto questo sonetto tanto divertente. Complimenti, bravo!
  • Don Pompeo Mongiello il 05/11/2014 11:09
    Molto apprezzato e piaciuto questo tuo eccezionale.

4 commenti:

  • Giuseppe Vita il 24/11/2014 16:56
    Un sonetto satirico ben scritto con tutte le regole metriche e rimiche.
    Il dialetto rende più della lingua italiana quando si scrive un sonetto.
    Bravo!
  • anna rita pincopallo il 13/04/2011 15:35
    simpaticissima, ... non ci sono più i pomodori di una volta...
  • giulio costantini il 13/04/2011 13:59
    ahahahha... ciai ragione...
  • Anonimo il 13/04/2011 13:16
    Bella metafora, peccato che oggi i pomodori so tutti 'na schifezza!

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