M'armo di telefono
memore del numero
come d'eufonica favella,
ma attendo udendo tutto acustico tumultuo
aspetto, impacciato, confuso farfugliare
e sto per riattaccare
(spaurito di repente
dal ritrovato senno!)
sto per riattaccare
sto per riattaccare.
Catatonico.
E se invece ti parlassi?
Siamo compagni di classe
siamo amici
ti chiederei qualcosa
tranquillamente
senza malizia
senza problemi.
No?
No, devo riporre questo dannato aggeggio
bibulo di tutto quest'acustico tumultuo.
ce la devo fare...
Sì, mi convinco io posso.
Sì sì! Ecco, sì.
Perfetto
ora
riattac-
« Pronto! Chi parla? »
...