Mostro metafisico e per il resto mente
la prova inconfutabile d'irrazionalità,
sono il filo illogico, il nesso indipendente,
che unisce l'improbabile all'eventualità.
Vago in ogni senso, senza direzione,
spinto in ogni verso, dall'anormalità,
mago in ciò che penso, mostro l'illusione
vestendo l'universo di nuda verità.
Ma un attimo, è notte, scorgo l'astro d'argento
e siccome sono mobile, com'è la piuma al vento,
muto di pensiero e ululo d'accento.
Ma dunque è la poesia (che mi tramuta in mostro)
o forse è più follia?...
... ecco cos'è!:
è la luna piena,
che fa mannaro il lupo
che entra nel pollaio...
e... coccodè!
ATTENZIONE: questa poesia nuoce gravemente alla salute mentale
(ma avrei dovuto scriverlo prima, ormai è troppo tard... auuuuuuuuuuu)