Del cielo l'han cantato
in una stanza
noi
innamorati persi tra pareti di cobalto
immersi
l'uno nell'altra
nuclei d'un assolo
mentre la carne freme
arde la passione
all'apice del fondersi nei sensi
e stringe, la morsa del volersi
istante dopo istante
schiavi d'un'alchimia senza confini
liberi dal senno
dentro le braccia forti, s'assopisce
nei petali di loto
che stordisce
ancora un altro volo.