Amai di te la mente
gli occhi profondi persi all'orizzonte
dove sfioravi i temporali con le dita
tanta era la forza di graffiare spigoli di vita
che mai colsi
amai di te la smania d'euforia
l'ebrezza della corsa
la virgola di luna che ci spiò velata testimone
quella sera
attorno al cuore
amai
senza fermare il tempo che soffiava
dal primo a questo giorno vano
che dubito di me
e del sogno che mi strinse fra le braccia
donando di se stesso
solo l'orma
per sempre e ancora mia
vuota d'amore
gelata come brina nel riflesso di gennaio.