Chi sei tu?
Osceno
Invadente
Pretendi la mia anima
Lambisci la mia carne
Famelico di cupidigia
Tormenti la mia volontà
Angoscia accennata
Inquietudine inesplosa
Brucia la mia pelle
Che un solitario pensiero
Ha sfiorato
Nuda
Nella sera
Legata alla tua voglia
Prigioniera delle tue fantasie
Divento puro piacere
Irrompono le tue parole
Ora dolci
Ora furiose
squarciando
Quieti sospiri
Di un amore consolidato.
Finché
Un piacevole dolore
Diffonde attraverso la mia pelle
Umida ed arrossata
Porta i segni delle mie
Impudiche mani. (a. m)