pelle nera
orfano di padre
antwone piange ricordi,
ricordi... Che non sono mai stati suoi.
il destino ha scelto per lui strade affannate.
Oggi Antwone è un uomo alla ricerca di frammenti di verità,
uomo che non conosce la bellezza delle risate
dell'amore che solo chi ti mette al mondo può dare.
è settembre, ha trovato dopo infinite chiamate la madre.
Cupo in viso sbatte le nocche sulla porta di una casa in rovina
tre tocchi, ed il silenzio è rotto dalla voce materna
donna stanca del tempo
tace nel suo silenzio
Lui conduce un soliloquio
in parole di perdono
lei silente, rimane ad ascoltare
lui senza fiato racconta la sua storia
la vita in marina,
i suoi successi,
i libri letti
la passione per la poesia
i dipinti di facce familiari immaginate e disegnate
le tre lingue imparate,
una vita da uomo onesto
che ha vissuto nell'attesa di quel giorno.
le parole, seguite dal primo bacio del figlio alla madre
si concludono con la porta che si chiude alla spalle
del ragazzone ormai grande
capace di perdonare il male.
Antwone ritrova i parenti paterni
ed ora dopo 18 anni
festeggia per la prima volta
il giorno del ringraziamento.