E già ti vorrei chiamare "amore",
principe,
eppure non so chi sei, non so nemmeno chi sono
ma sento una dolcezza
quasi materna
che mi avvicina a te,
timidamente impulsiva
nel dolce abbraccio blu
dei tuoi occhi
nel tuo sorriso così
sincero e morbido
un pianoforte di dolcezze stemperate
La mia vita cieca, terribile
ha catturato te senza motivo,
senza giustificazione
solo il caso che gioca con
le prede della sua maligna beffa.