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Svegda

Perché hai guardato
nel fosso sterminato
prima che calasse la notte
in cerca di stelle
non puoi contarle sempre
e se non splendono
sempre belle e crudeli
come dissero i saggi incoronati
alla canaglia sporca
le date si perdono
i giochi al teatro
e tra le pieghe della terra
perché hai guardato
prima che il giorno assolato
alzasse le palpebre
azzurre ma non sono onde
del nostro mare soffocante
di giochi e batticuori
acerbi come la radice
virile di maschio
stretto nella mano insanguinata
di donna che pensa
di raccogliere il frutto
e conservarlo per sempre
non esiste niente
...

 

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