Vengo a calpestar la sabbia,
quando si sveglia il sole,
per ascoltar nel canto, il tuo lamento.
Nell'ondeggiar dell'acqua, lo sciabordio.
Mentre ritorna a te, sul bagnasciuga,
lascia lo scempio del mio fare.
A piangere le alghe, insieme a me,
restano sulla riva.
Colossi di cemento, sull'asfalto.
Davanti, le bellezze vane, gli ombrelloni.
Al largo, il rombo dei motori dentro le barche.
L'amore, ormai ridotto solo al sesso.
Raccolgo una conchiglia morta
per abbellire il davanzale...