mi segui,
come la punta
di un compasso,
i miei passi
i tuoi passi,
i miei silenzi
i tuoi silenzi,
la mia fuga
la tua attesa,
la mia resa
la tua ripresa,
la mia morte
la tua morte,
ma io..
sorriderò
per sempre
su questa terra,
tu
resterai immobile
in un cielo vuoto.
Cara Rosaria, nella vita bisogna sempre avere dei punti di riferimento. Se mia moglie cessasse di darmi le giuste coordinate per trovare in casa le mie cose, mi sentirei... scombussolato e perso.
A parte la mia voglia di scherzare sempre, anche davanti ad un testo "serio" come questo (sarà che i tuoi scritti mi mettono di buonumore) è molto bella la riflessione che induce a fare: l'indipendenza è una cosa bellissima! Si può amare perdutamente l'altro e restare ugualmente se stessi, mantenendo la propria individualità e libertà. Condivido in pieno il tuo pensiero.
hai interpretato bene, cara Cla, come sempre sai fare... solo che io non ho fatto niente per diventare la "sua" bussola. e non voglio esserlo.
Anonimo il 24/06/2011 08:33
come un compasso che non si stacca mai dal suo foglio... ed ha bisogno di te, essendo anche uno strumeto magnetico, sei la sua bussola... bella complimenti
ps mia interpretazione personale