Torno
a fil di grano
pane dei miei ricordi,
e poi sulle viti
a cogliere abbracci in grappoli
mai spremuti.
Vite sudate da giornate
figlie d'un sole ombroso
col vento a mietere speranze in chicchi
tenuti in pugno dal vezzo delle nuvole,
loro svelte dame a cambiarsi d'abito,
viziate e ligie a sciogliere il carattere della terra.
È una terra di radici
le mie,
a lanciarmi sulle cime
d'azzurre fantasie.