La mattina dopo la medesima tazza di caffè
nero
dove guardo annegare il solito mezzo cucchiaino
di miele
mi sposto da una stanza all'altro inciampando
ripetutamente negli scalini della banalità.
La routine mi intralcia il passaggio tessendo
fili di ragnatela
cattura il mio giorno e mi intrappola come
il ragno la mosca.
Quando il buio mi lancia un salvagente di sogni
allora mi riapproprio del mio tempo.