Stamani
scuote la serafica quiete
del parco
un concitato vociar di bimbi.
V'è la gara degli aquiloni
e l'erba del prato
par abbia strani fiori
coperta da variopinti fogli
fra loro legati
a formar
magici rombi colorati.
Osservo incuriosita
dei fanciulleschi visi
le fantastiche espressioni
di stupore e meraviglia
quando il nonno
od il genitore
con un dito in alto
indica
del vento la direzione.
Li vedo gioiosi prender
in mano il filo
e dopo breve rincorsa
ridendo, garrule rondini,
far gli aquiloni in alto volare
a colorar così l'azzurro cielo.
Pur se idilliaco il quadro appare
avverto in me
una velata malinconia..
non vedo tra gli altri
volare il mio aquilone...
il filo s'è impigliato
in un presente meschino
e senza senso...
Potessi io riaver
la gioia di un bambino
l'incoscienza di sognare
di credere ed ancora sperare!
Potessi io riaver
lo smisurato coraggio
d'unir fogli
di colorata carta a formar
così il mio aquilone
tenere stretto in mano il filo
e guidarlo nella giusta direzione!
Potessi io trovar
un angolo di paradiso
di pace e di serenità
e questo accorato mio pianto
mutar in sorriso...